Citroen C4 Aircross 1.8 HDi 150 Exclusive

Prove
Redazione
1 Giugno 2012
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Struttura giapponese, maquillage francese, comfort su strada e grip su fango e sterrati

In sostanza è una Mitsubishi ASX, ma alla francese. Lo si vede subito dal muso e dal posteriore, inconfondibilmente Citroen, più sinuosi e affusolati dell’originale. Le sue caratteristiche essenziali? Compatta (poco più di 4 metri e mezzo), elegante e versatile. Aprendo le portiere verrete accolti da un abitacolo piuttosto spazioso che, sul modello top di gamma 150 Exclusive (al prezzo di 33.000 euro), presenta anche i sedili in pelle impunturata e tutta un’altra serie di piacevoli dotazioni (dalla chiave elettronica al climatizzatore automatico). Se poi accendete il motore, il 1.800 a gasolio da 150 cv svela subito una buona elasticità. Ideale la guida in 2WD, se vi trovate sull’asfalto e in città, dove la C4 Aircross sguscia via senza problemi nel traffico e senza bisogno di intervenire in continuazione sul cambio. Nonostante le dimensioni contenute, occhio alle manovre, perché la visibilità posteriore non è delle migliori; i sensori di parcheggio (di serie) e eventualmente la telecamera posteriore (optional) vi vengono però in aiuto.

Sull’asfalto

In autostrada e nelle lunghe percorrenze va bene con la sola trazione anteriore e ancora meglio con la modalità 4WD, che trasferisce a terra la coppia e la potenza in modo equilibrato e divertente. Se siete sul misto, poi, la trazione integrale vi aiuta anche a sfruttare tutto il brio del motore nella maniera più “giusta” e neutra. Rassegnatevi però a un po’ di coricamento laterale in curva, perché le sospensioni francesi, nel bene e nel male, si sentono…

In fuoristrada

E in off road? Con la ripartizione proporzionale della coppia alle quattro ruote motrici si va benissimo sugli sterrati, anche con una guida grintosa. Se invece dovete superare situazioni più impegnative, come un twist o una pendenza di un certo rilievo su un fondo a scarsa aderenza, basta mettere la manopola che regola la trazione integrale sulla posizione Lock (non un vero bloccaggio del differenziale centrale, ma una modalità che trasferisce in maniera più precisa la motricità al retrotreno) e, sempre senza esagerare, si può procedere in tutta tranquillità. Bene pure i guadi, con passi d’acqua che possono arrivare al filo superiore del paraurti, anche quando il fondo è melmoso. SCHEDA TECNICA