28° raduno internazionale città di Gradisca

raduno Gradisca

Il raduno più atteso dell’anno, oltre alle peculiari unicità che lo caratterizzano ormai da anni, ha offerto una novità ancor più affascinante: la neve!

La sera prima del raduno passiamo in sede a far visita al presidente del GFI (Gruppo Fuoristradistico Isontino Alpe Adria) Tiziano Godeas, che ci accoglie con il calore di sempre. Ma altrettanto come (quasi) sempre si manifesta assai preoccupato per le condizioni meteo. La neve prevista ha già cominciato a cadere, e la sua ansia riguarda soprattutto alcune discese. Non tanto e non solo in fuoristrada o su asfalto, ma soprattutto nei tratti cementati, dove la coltre bianca, ghiacciando, rende molto insidioso il passaggio. Conosciamo oramai da anni Tiziano, ma ancor più abbiamo negli anni imparato a conoscere e apprezzare la collaudatissima macchina organizzativa del GFI, che vive dell’incondizionata passione di tutti, e sono tanti, i soci che si adoperano per la perfetta riuscita del raduno. Sappiamo, quindi, che ogni sforzo possibile verrà fatto perché il raduno possa essere sicuro, divertente e indimenticabile. Passiamo in piazza a salutare un gruppo di svizzeri e austriaci che, tra un fiocco e l’altro ci offrono un caldissimo vin brulé. Sono ben attrezzati e la neve, per loro, è una consuetudine alla quale sono abituati, per cui sono particolarmente felici di trovarla anche in questa occasione. La mattina del raduno la cittadina di Gradisca si presenta in perfetto stile natalizio. Le vetture che dal pomeriggio precedente avevano cominciato a radunarsi al cospetto del palco partenza, sono ora coperte da un manto bianco di una quindicina di centimetri. Le strade d’accesso sono praticabili, così come i tratti asfaltati che la carovana dovrà percorrere, ma le notizie via radio avvisano che l’autostrada da e verso Trieste è già bloccata, causa l’arrivo della bora che sta sommandosi alla copiosa nevicata. Ci sono tutti i presupposti perché non solo il raduno sia ancor più affascinante del solito, ma che si prospetti un’affascinante avventura. Acqua in quantità, freddo glaciale, cattivo tempo, greti dei fiumi carichi d’acqua, in tante partecipazioni “al Gradisca” abbiamo già vissuto diverse avventure, ma mai la neve. Marino Toss, braccio operativo del GFI nonché “fratello” inseparabile di Tiziano, ci conferma che non si è mai svolto un raduno al “color bianco”. Il rito comincia con l’abituale copione: colazione, poi l’arrivo dell’elicottero seguito dal taglio del nastro da parte del sindaco di Gradisca Franco Tommasini e del consigliere regionale Roberto Asquini, con le Miss e gli amici di Michelin (sponsor dell’evento), per dare il via alla carovana delle vetture. Apripista d’eccezione per quest’anno, una Porsche 911 coi colori Rothmans, ispirata alla mitica 911SC con la quale Jacky Ickx partecipò alla Parigi Dakar del 1984, a precedere le abituali Porsche Cayenne, la Discovery della Polizia, le ambulanze 4×4 e le vetture della protezione civile. Poi via via tutti gli esaltati partecipanti. Più nutrita del solito la flotta straniera: oltre agli abituali vicini di casa sloveni, si contano moltissime vetture svizzere provenienti dai cantoni più interni, con loro anche qualche equipaggio del Liechtenstein, e parecchi austriaci.Ci accodiamo a loro, che saranno per tutto il giorno i protagonisti della maggior parte delle nostre foto. Il fascino del greto del fiume, i famosi ghiaioni del Torre, quest’anno è acuito cento volte dalla presenza della neve, che a seconda dei tratti e dell’ora di passaggio, si tramuta da morbida e cedevole a dura e ghiacciata. La coltre nevosa nasconde la ghiaia e i dislivelli, ma le tracce delle vetture la compattano rapidamente fino a farla ghiacciare. Ce ne accorgiamo subito quando scendiamo a scattare le prime foto. Il divertimento è assicurato, ancor più del solito, ma per coloro che non hanno mai partecipato, temiamo che nessuna spiegazione possa rendere minimamente il fascino e l’unicità di questo evento. Le numerose e ricche soste ristoro fanno dimenticare il pessimo periodo di crisi che stiamo attraversando e la folta presenza straniera dà una vera connotazione europea all’evento. L’entusiasmo è alle stelle, anche quello di Tiziano quando si presenta sul palco per le premiazioni. I timori della sera precedente si sono tramutati in grande gioia, che si legge sul volto di tutti, partecipanti e organizzatori. Marino, che di solito interpreta un ruolo unicamente operativo, di poche e perentorie parole, questa volta sente in dovere di ringraziare tutti i ragazzi che con grande entusiasmo, hanno permesso a questa magica ma difficilissima edizione di far segnare l’ennesimo successo. Malgrado la crisi, malgrado le difficoltà per raggiungere Gradisca, ancora quasi seicento equipaggi hanno dato sfogo alla loro voglia di 4×4. Forse sarà difficile che in futuro si possa ripetere il miracolo della neve, ma oramai abbiamo imparato che ogni anno “il Gradisca” sa regalare sempre autentiche emozioni.
Testo e foto di Roberto Tagliabue

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