Quarta prova Campionato Italiano Cross Country Rally
Penultimo appuntamento nella corsa al titolo per il Cross Country e gli SSV, con la seconda edizione della Baja dello Stella, organizzata a Rivignano Teor (UD) dall’ASD Motori dello Stella, con il supporto del Fuoristrada Pordenone.
Gara dai molteplici aspetti, basata su un unico settore selettivo da ripetersi 5 volte, da raccontare più dedicando attenzione agli eventi che hanno coinvolto i vari protagonisti che non alla sequenza temporale dei fatti.
Così, come era logico aspettarsi, all’apertura delle ostilità è il campione in carica Davide Mengozzi, navigato da Elisa Tassile sul Toyota Hilux, a giocare pesantemente di piede con la giusta cattiveria, agguantando la prima posizione sino alla fine della speciale. Dietro però c’è un giovane diciassettenne, tale Kevin Manocchi che, assieme alla sorella Giada, su Yamaha Yxz 1000 R, si tiene sotto e chiude secondo a 13” e 6, precedendo un altro Manocchi, Michele, anche lui su Yamaha e navigato da Gianluca Sbaraglia.
Dietro, con distacchi anche significativi, ci sono coppie aggressive come quelle dell’argentino Martin Alejandro Cisella con Roberto Briani (su Can Am Maverick X3), dei suzukisti Ferroni e Fiorini su Gran Vitara, di Andrea Castagnera e Alberto Marcon (Maverick X3) e di Roberto Benettolo con Martina Musiani su Isuzu Trooper T1.
Sin qui tutto quasi liscio ma succede che, nella seconda tornata, l’imprevisto colpisce Lorenzo Codecà e Gilberto Tenetti, messi fuori gioco da problemi al motore della Grand Vitara. Problemi anche per Mengozzi e Tassile con un’idroguida sofferente e capricciosa che li rallenta e li penalizza. Invece si fa valere con tanta grinta, su un tracciato quasi rallystico e piuttosto scivoloso, Andrea Castagnera che, mettendo a frutto la potenza e la leggerezza del Maverick X3, spunta un tempo di tutto rispetto, aggiudicandosi la speciale, però tallonato dappresso da Kevin Manocchi, in forte crescendo, che in tal modo riesce a guadagnare la testa della classifica generale. Nella manche si fanno anche ben valere un ritrovato Marco Zini, con Christal Vomiero su Can Am Maverick, Manocchi/Sbaraglia, nonchè i due Trivini Bellini, Alessandro e Marco, su Maverick X3.
Dal terzo settore selettivo in poi la prova si trasforma in una sorta di festival della famiglia Manocchi, con Kevin, che, ben supportato da Giada, fa la lepre e guadagna secondi preziosi sugli inseguitori, compreso il padre Michele che ci sta dando dentro alla grande per tenere il ritmo, assestandosi in seconda piazza nella generale. A inseguire ci sono, nell’ordine, Cisella e Briani e la quasi nuova coppia di Bruno Samsa e Mirko Brun su un ben assestato Toyota Hilux. Gara no per Alfio Bordonaro e Stefano Lovisa che, malgrado la grinta messa nel superare qualche problema di troppo, non riescono a scollarsi dalle posizioni di media classifica.
Il quarto settore vede l’incredibile exploit di Mengozzi e Tassile che, dopo aver quasi rimesso a nuovo il Toyota Hilux durante le soste in parco chiuso, tentano il tutto per tutto e velocissimi chiudono con 20’ netti, davanti di un soffio ad un altro specialista dal piede pesante tale Andrea Castagnera, con Alberto Marcon, davanti a un’altra coppia protagonista, quella di Cisella e Briani.
Poi nel finale è la “famiglia” Manocchi a fare i numeri, con Kevin e Giada che non la cedono a nessuno e chiudono in bellezza, con un affondo vincente, aggiudicandosi il successo e una buona dose di applausi. Con il gratificante secondo gradino del podio finale appannaggio di Michele Manocchi, con Gianluca Sbaraglia, e la terza piazza conquistata con merito, da Martin Alejandro Cisella supportato da Roberto Briani. Fuori dal podio di poco Marco e Alessandro Trivini Bellini, Marco Zini con Christal Vomiero, Fabio Samsa con Mirko Brun.
Menzione doverosa per i veicoli del gruppo storico TH, dove Mauro Cantarello, con Denis Piceno, su BMW X3, tiene a distanza sia la coppia Filippo Andretto e Francesco Maria Proietti, su Mitsubishi Pajero, sia Alberto Gazzetta con Andrea Pizzato sul mitico Suzuki Jimny.Viste in campo anche le due vetture ospiti dell’Open Storico, entrambe al traguardo con Damiano Dus primo (su Citroen C2), seguito da Fulvio Signorotto, che si è fatto tutta la gara con la Peugeot 106 avendo a disposizione solo la prima e la terza marcia. (foto Aci Sport)