Mitsubishi L200 Double Cab A/T Intense Plus

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Prestante & automatico

Non chiamatelo semplicemente “mezzo da lavoro”. Perché è pur vero che il Mitsubishi L200, con il suo piano di carico, è un pick up che appartiene alla categoria degli autocarri, ma è anche vero che, per le sue caratteristiche, l’abitabiltà comoda per cinque passeggeri, le doti off road e altro, è un veicolo versatile che si presta ad un utilizzo a 360 gradi. Non trascurando, soprattutto nell’allestimento Intensive Plus, il gradevole look e con l’aggiunta, nella fattispecie della versione provata, di un cambio automatico classico, ma ben congeniato alle peculiarità del veicolo.

Da fuori a… dentro

Le volumetrie del corpo vettura sono ben distribuite sugli oltre cinque metri di lunghezza, dove abitacolo e piano di carico si integrano in modo equilibrato nel design, che ha una sua dinamicità, grazie anche alle linee arrotondate e mosse che collegano la cabina al cassone. Il look gioca la sua personalità su alcuni elementi caratterizzanti quali la mascherina snella e lineare, i dinamici fari a doppia parabola (Twin Type), il paraurti aggressivo e consistente, con inseriti i fendinebbia lenticolari e sottolineato da un’ampia presa d’aria inferiore e dalla protezione a slitta. La fiancata, nella sua non trascurabile dimensione, risulta comunque di buon dinamismo e guadagna in estetica per i vetri privacy, le pedane laterali arrotondate (Tube Type), che hanno anche funzione protettiva dei sottoporta, e i cerchi in lega da 17” con pneumatici da 245/65 R17 (Bridgestone Dueler H/T). Tutte le dotazioni, assieme al paraurti posteriore con predellino, sono di serie sull’allestimento Intensive Plus. Apprezzabile anche la funzionalità della protezione e chiusura del piano di carico, proposta in after market, con la “vasca” rivestita in duralluminio mandorlato (a 627 euro) e il tonneau cover (a 1.800 euro), anch’esso con piano in mandorlato, completo di chiave e allestibile con vari sistemi portatutto.
E dentro? Clima automatico, computer di bordo, cruise control, sistema audio con radio, Cd/Mp3 e 6 speakers, volante con comandi multifunzione, nonché il Luxury Pack (un optional irrinunciabile) con interni in pelle, sedile di guida elettrico, sedili anteriori riscaldabili, navigatore satellitare e, ovviamente, il cambio automatico. Con un abitacolo dal design pulito e armonico, che fa quasi dimenticare di essere su un pick up, dove i vari elementi funzionali sono ben distribuiti e per gli occupanti sono previste tante attenzioni: dal bracciolo contenitore al cassetto in plancia, a quello sotto il sedile passeggero, ai portabicchieri, al lunotto posteriore apribile elettrico e via dicendo. Di serie anche, con la giusta attenzione alla sicurezza, anche gli air bag anteriori, quelli laterali e quelli a tendina.

Motore & trazione

Il classico 4 cilindri Mitsubishi a gasolio, 2.5 litri, 16 valvole, a iniezione diretta common rail, con turbo a geometria variabile e intercooler è qui declinato nella versione High Power che, nell’ultimo aggiornamento, adeguandosi alle normative Euro5, ha ridotto un poco i consumi e le emissioni ma ha conservato tutti i suoi 178 cavalli, che non sono pochi. Per la trazione il sistem a è quello tecnologico di casa Mitsubishi: il Super Select che vale sia come inseribile, sia come integrale permanente (tanto su asfalto che in off road), completo di blocco del differenziale centrale e di una buona dose di elettronica dove spiccano Masc (con Asc) e Matc, ovvero i controlli di stabilità e di trazione. E per il cambio? Un automatico a 5 rapporti, di origine Pajero, del tipo a convertitore di coppia, utilizzabile anche in manuale/sequenziale. Completando il tutto con un riduttore ben dimensionato (rapportato 1,9:1).

Alla guida

Con 178 cavalli dentro al cofano (assieme a 350 Nm di coppia) e un cambio automatico piuttosto reattivo, l’L200 in strada è veloce e brioso, le sospensioni sono ben calibrate e le balestre posteriori svolgono un valido lavoro sia a vuoto che a pieno carico, mantenendo nelle diverse condizioni valide caratteristiche di comfort e tenuta di strada. Il motore, tenuto un po’ allegro, dà non trascurabili soddisfazioni in accelerazione e ripresa, con un tocco di sportività che non ci si aspetterebbe. Ben assecondato dal cambio automatico che risponde con una buona rapidità alle sollecitazioni del piede sull’acceleratore soprattutto quando lo si stimola con la manovra di kick down. La classica trazione Super Select si conferma molto versatile: su asfalto si può viaggiare con le sole motrici posteriori e se ne avvantaggiano i consumi, ma si può utilizzare anche il 4×4 (inseribile in movimento) che aumenta la sicurezza di guida, soprattutto in condizioni ambientali difficili (pioggia, nevischio ed altro). E sul misto con curve e saliscendi, con il 4×4 inserito, la guida è al tempo stesso divertente e gratificante, sia con il cambio in automatismo totale sia utilizzandolo in manuale. E in città? Le dimensioni sono condizionanti. Trovare un parcheggio ai quasi 5,30 metri di lunghezza non è sempre facile. In manovra occorre usare bene i retrovisori perché attraverso il lunotto la “visione” non e delle migliori. Occhio anche al paraurti posteriore con gradino che sporge all’altezza del radiatore delle auto normali.
Ma in fuoristrada? Comportamento e configurazione sono da off road duro e puro, ma senza rinunciare a comfort e comodità. Mentre all’anteriore l’angolo di attacco è molto buono, dietro si perde qualcosa in quello di uscita per il gradino che sporge dal paraurti ed occorre tenerne conto quando si fa il dentro e fuori da buche, dossi e avvallamenti per evitare toccate di coda. Notevoli le doti di mobilità in tutte le situazioni con la versatilità della trazione Super Select che va in crescendo, dal soft all’hard, con le varie modalità di utilizzo: 4×4 con differenziale centrale libero (ottima e divertente sugli sterrati veloci), 4×4 con blocco centrale al 100% (quando occorre cercare tutto il grip possibile se l’aderenza si fa problematica su fango, sabbia e altro) ed infine 4×4 con blocco e rapporti ridotti (che garantisce un’arrampicabilità ben oltre l’80% ufficiale). L’equilibrato appoggio a terra, la valida escursione ruote e un buon intervento dell’elettronica con il Matc (controllo di trazione), sono altri elementi “caratteriali” dell’L200 che garantiscono agilità ed elevata mobilità pure nei più impegnativi passaggi in twist.

SCHEDA TECNICA

  • Cilindrata 2.477 cc
  • Potenza 131 kW (178 cv) a 3.750 giri
  • Coppia 350 Nm da 1.800 a 3.500 giri
  • Velocità massima 175 km/h
  • Consumo combinato 8,8 l/100 km
  • Emissioni di CO2 233 g/km

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