JEEP CJ7 Golden Eagle by Best Performance

Un restauro storico, dedicato a una 4×4 speciale, di grande fascino, un “mito dentro il mito” che ha segnato la storia delle Limited Edition by Jeep

C’è sempre stata e c’è sempre una Jeep, nella famiglia di cultori del 4×4 Bertolini. Anzi più di una. E questa è la storia di un restauro storico, anche affettivo, fatto di ricordi, di una Jeep CJ7 Golden Eagle un po’ speciale. Un restauro le cui origini risalgono a quando, intorno agli anni ’70, il capostipite “fuoristradistico” della famiglia Bertolini, il padre Giovanni, proprio con una Jeep, gareggiava nei campionati delle specialità 4×4. Coinvolgendo nella sua passione i figli Enrico e Daniele. Tant’è che nel 1981, il figlio Enrico, con una Jeep preparata dal fratello Daniele, nella mitica officina che allora si chiamava Treviglio Fuoristrada, partecipa al Rally d’Algeria classificandosi al terzo posto assoluto. Poi Giovanni, passato il testimone ai figli, lascia le gare, ma non lascia la Jeep che rimane la sua passione di sempre e la sua vettura di ogni giorno e di ogni ora. Una Jeep in una versione che in quel momento, siamo attorno al 1977/1978, è un vero cult tra gli appassionati: la Golden Eagle, quella con l’aquila sul cofano. Negli anni Giovanni, di Golden Eagle, ne colleziona ben tre. Poi anche l’ultima viene venduta, esce dalle officine di famiglia e per molti anni se ne perdono le tracce. Ma… a volte ritornano e, dopo lunghe ricerche, Daniele Bertolini ritrova la Golden Eagle e la riporta “in casa”, a Treviglio, alla Best Performance, per rinverdirne i fasti e rimetterla in forma come in origine.

Questa, passo passo, è la storia del restauro, partito dal motore per poi proseguire con la catena cinematica, il telaio, la strumentazione, gli interni e…

Il motore, il classico 5.9 a benzina V8 è stato totalmente smontato e rimesso a nuovo, revisionando le valvole e sostituendo anche la distribuzione con ricambi originali Edelbrook. A fine lavoro, con il suo carburatore quadricorpo Holley e uno scarico 4 in 2 e 2 in1, realizzato appositamente, sotto il cofano della Golden Eagle sono tornati i 245 cv originali. Revisione totale anche per la catena cinematica con il cambio a tre marce, la frizione, il transfer/riduttore, la trasmissione e i differenziali (incluso il posteriore autobloccante). Inoltre, al ponte anteriore sono stati installati i mozzi a ruota libera “d’epoca”, Dualmatic a suo tempo disponibili optional. Di particolare impegno l’intervento sul telaio, con notevole presenza di ruggine, che è stato sverniciato, sabbiato e ricostruito in un paio di punti della struttura che risultavano compromessi. Riverniciando il tutto a polvere in colore nero. Revisionate le sospensioni, con la sostituzione delle balestre e montando nuovi ammortizzatori Pro Comp, realizzando contemporaneamente un rialzo di 5 cm. La revisione totale ha riguardato anche l’impianto frenante e lo sterzo, prevedendo pure l’installazione, come in origine, di una piastra anteriore di protezione per la tiranteria.

Un intervento che ha richiesto notevole lavoro è stato pure quello all’impianto elettrico sostituito in toto. Unico elemento aggiuntivo non originale i fari di profondità Pro Comp, sul paraurti anteriore, funzionali nel migliorare la visibilità nella pratica dell’off road in notturna. Per la carrozzeria, anch’essa con abbondanti tracce di ruggine, dopo averla sabbiata e messa a nudo, si è reso necessario rifare i fondi, sistemando anche gli alloggiamenti dei supporti per il telaio. La verniciatura è stata realizzata nel colore originale completando l’allestimento con le strips del modello e la grande adesiva con l’aquila sul cofano.

Originale Jeep il soft top in tela impermeabile, proveniente dal magazzino ricambi e accessori speciali di Best Performance, completo delle leggere porte in tela con struttura metallica tubolare. Estetica esterna completata dai cerchi in lamiera da 8×15 verniciati nel classico color oro giallo, dotati di pneumatici Cooper Discoverer STT PRO, in misura da 31×10,50 R15 (tranne quello di scorta, sul portaruota posteriore a cancello, che è un Goodyear Tracker A-T).

E per gli interni? Innanzitutto la plancia e la strumentazione, smontata e revisionata, oltre che ripulita, sostituendo alcuni particolari per garantirne la perfetta efficienza. Per i sedili si è reso innanzitutto necessario ripristinare le strutture metalliche, soprattutto dei due anteriori, e poi procedere al rifacimento dei rivestimenti, realizzati con il tessuto originale TAN, in vinile, sempre proveniente dal magazzino Best Performance. Infine, su disegno originale, sono stati realizzati i tappetini in moquette e gli altri rivestimenti per il padiglione e il piano bagagli.

Ma come va la “nuova” CJ7 Golden Eagle? Più dura e pura che mai, con tutta la sua grinta, con un assetto very off road, guidata da Daniele Bertolini, su un percorso un po’ selvaggio nella bergamasca, ha dimostrato di non cedere il passo a nessuno, sfoderando le sue doti migliori, con una motricità a tutto campo, un’arrampicabilità quasi al limite del ribaltamento, escursioni ruote con twist incredibili e…praticamente pronta per partecipare anche al più “cattivo” dei raduni e degli eventi per le Jeep d’epoca e non. www.bestperformance.it

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